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Blow-Up: Quando il Rock incontra il Cinema (e viceversa)

Musica e cinema sono da sempre interconnessi, fin dagli albori del cinema muto, quando nelle sale cinematografiche le immagini venivano accompagnate “in diretta” da sapienti pianisti.

Dall’avvento del sonoro in poi le musiche hanno acquisito sempre più importanza nelle colonne sonore e negli anni 60 la musica dei giovani dell’epoca fece il suo esordio nelle opere cinematografiche.

In verità, tale fenomeno cominciò nel decennio precedente con Elvis Presley che cantava il rock’n roll sul grande schermo. Ma era un tipo di cinema all’americana, un tantino patinato e rassicurante. Sarà un regista italiano e neanche tanto giovane a rappresentare l’aspetto più eversivo della musica rock: Luchino Visconti con il film “Blow-Up”.

Ambientato nella swingin’ London degli anni 60, il film narra di un fotografo, interpretato da David Hemmings, il quale dopo aver scattato delle foto gli vengono sottratti i negativi. Parte così la ricerca di questi in tutta Londra portandolo anche in luoghi equivoci tra cui un festino a base di Marijuana.

Nel suo girovagare giunge anche in locale dove sta suonando una band: gli Yardbirds nel periodo del dopo-Clapton con Jeff Beck e Jimmy Page.

Il film vinse la Palma d’oro al Festival di Cannes del 1967 e probabilmente è stato il primo film del genere a ricevere un riconoscimento così importante. Qui sotto la scena del concerto con un lunatico Jeff Beck che ruba la scena come solo lui sa fare…

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